Un anno all’insegna della matericità. Curiosità dal Salone del Mobile 2016

di Naike Cogliati

Il Salone del Mobile 2016 l’ha riconfermato! Nella contemporaneità sono i materiali con le loro caratteristiche, espressioni e identità a dare valore e significato a tutto quello che vediamo e tocchiamo. Oggi i consumatori, sempre più evoluti ed esigenti, non si accontentano di un prodotto che funziona, ma esigono soddisfazione e piacere. Riconoscono l’importanza della dimensione espressivo-sensoriale degli oggetti. Da qui il diritto, da parte dei materiali, di fare la parte del leone per conquistare ampi spazi in tutti i settori.  Da qui la scelta di molte aziende che puntano su materiali innovativi per l’innovazione di prodotto. Da qui la caccia ai materiali da parte dei designer e la scelta del Cosmit di proporre i materiali come tema portante del Salone Satellite nel 2016.
Di seguito cinque novità dal mondo del design.

Carte da parati dinamiche
Nuove influenze materiche hanno modificato il modo di concepire le carte da parati per caratterizzare in modo incisivo gli spazi interni in cui verranno applicate. Lamine di metallo sottili come garze sono applicate sul materiale di supporto dando vita ad incredibili effetti tridimensionali, illusioni ottiche, lucenti arcobaleni, infiniti riflessi e ologrammi. Sono gli stessi bagliori a trasmettere sensazioni di dinamismo e sfondamento dello spazio.

cassiopeia_820171_2000x700      820892_Gorgo_1440x1100


820152_ashera_1440x1100    820302_mandarava_2000x700
410532_Maliure_1440x1100    250472_natural-bamboo-02_2000x700


430902-1_Caiman_2000x700
250253-1_natural-cork-03_2000x700250582-1_Mica-Classic-02_2000x700

Non mancano altre applicazioni materiche: sughero, bambù, tabacco, fili d’erba, cortecce, foglie in rilievo per le carte da parati in materiali naturali; fogli metallici ossidati, incisi o goffrati per quelle metalliche; fibre floccate (di raion alle quali viene applicata una carica elettrostatica per farle raddrizzare e dare un effetto vellutato)  incollate al materiale di supporto per quelle ad effetto soffice; fibre intrecciate (cotone, seta, lino, feltro, raffia, corda, piume) su carta o tessuto per effetti tessili; strati di vinile goffrato per quelle ad effetto pelle; perline di vetro per quelle luminescenti; e poi pieghe, grinze, materiali sgualciti e stropicciati, venature e plissettature.

La resina a nobilitare il legno
Riva1920 con Cube, presentato al Salone del Mobile 2016, fonde insieme tradizione e contemporaneità per ridare nuova vita a un legno risalente a 48.000 anni fa. Un tavolo che esibisce un antichissimo top in legno, Kauri, nel quale è stata colata e lucidata a mano una resina trasparente. Il cliente ha la possibilità di acquistare un pezzo unico personalizzabile a suo piacimento in cui convivono quasi naturalmente due materiali che si compensano a vicenda. Il tavolo è completato da una base in ferro naturale con saldature a vista, che sembra sollevare e tenere in sospensione il top senza intaccarne la bellezza delle sue venature.

b9ef53ab72de5ea5b9bc35d6cac50c3d
CatturaCattura3Cattura2

Arredi 100% sughero
L’idea di Paola Navone, per i nuovi arredi outdoor presentati al Salone del Mobile 2016 da Gervasoni, è proprio quella di usare questo noto materiale riciclabile al 100% per produrre poltroncine, tavolini e sedute dalle linee sagomate e arrotondate. La linea Cork è realizzata attraverso un procedimento di pressa a vapore che trasforma le resine naturali del materiale in strato protettivo contro gli agenti atmosferici. Un materiale quindi naturale, resistente e idrorepellente che si presta a svariate applicazioni e che nelle sue forme richiama le calde e rilassanti ambientazioni del Mediterraneo.

cork05-1_0
corck42-scontcork-05cork45-2corks-jasper-morrison-moooi-4

Sughero per cucinare
Rimanendo sempre in tema sughero, un’altra designer si è cimentata nell’utilizzo di questo poliedrico materiale. May Kukula ha sviluppato gli Hotpot in porcellana o sughero, contenitori per inserire pentole, terminare cotture e sostituire piatti di portata, che principalmente ottimizzano il calore durante la cottura dei cibi. Hotpot è un dispositivo progettato per i pasti dalla cottura lenta che incoraggia le persone a cambiare il loro modo di cucinare. Il cibo dopo essere stato scaldato sul fuoco viene messo nella ciotola di ceramica all’interno nel contenitore di sughero che prosegue a mantenerlo caldo fino a cottura ultimata. Le proprietà isolanti del sughero permettono infatti al cibo di mantenere alte temperature per molto tempo dopo essere stato rimosso dalla fonte di calore. Questo procedimento di preparazione dei cibi, permette di risparmiare energia elettrica e di non utilizzare il forno. La dimensione e la forma rotonda del piatto ceramico caldo inserito nel suo morbido “packaging” invita l’utente a mettere in tavola la cena servendola direttamente nei contenitori utili alla sua preparazione.

hotpot_1_300dpi1-1024x688
hotpot_2_300dpi-1024x688
hotpot_3_300dpi-1024x688
hotpot_4_300dpi-1024x688img_8_1456495397_9b01c7aa75beeeaa413fbf10761750a2img_7_1456495397_05426fb479f1fae5a027db2ab4038d77

L’agar agar per la produzione di oggetti e packaging
L’agar agar è un’alga commestibile gelificante, estratta dalla bollitura di vari tipi di alghe rosse successivamente disidratata, che viene utilizzata congelata o pressata nella tradizionale cucina giapponese. I designer giapponesi Amam con il loro progetto Agar Plasticity hanno scelto tale alimento per la creazione di piccoli prodotti presentati al Fuorisalone 2016 presso lo spazio Lexus-Torneria. Una bioplastica stimolante, trasparente e fortemente malleabile. L’agar agar ha la grande potenzialità di diventare gelatina alla temperatura di 30-40°C e termoreversibile una volta raggiunti gli 85-90°C. Utilizzata per packaging ecologici funge da sostituto della plastica e risolutore dei problemi, sempre attuali, dello smaltimento dei rifiuti. Venduta allo stato secco si presenta porosa, con una struttura estremamente leggera, nonostante il volume, e ciò fa subito pensare al suo utilizzo nel campo degli imballaggi, che essendo biodegradabili non diventano successivi rifiuti da riciclare.

agar-plastic-process
domus-01-lexus-design-award
domus-02-lexus-design-award
lexus_design_award_5426
lexus_design_award_5414lbP-img1-3

Anche se, a volere obiettare, questo parrebbe uno spreco di risorsa alimentare.

SEMINARI DI FONDAMENTI DEL PROGETTO

Manuela Celi
Marinella Ferrara
con il contributo di MADEC

Corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale
Laboratorio di Teorie e pratiche del Progetto | sez. P5
Aula CT 65 | Campus Bovisa | Scuola del Design | Politecnico di Milano

PROGRAMMA

PDF programma

22 marzo ’16 – h 9.30
Chiara Lecce, PhD Politecnico di Milano, MADEC
Franco Albini: il design e la materia tra tradizione e innovazione

5 Aprile ’16 – h 9.30
Emilio Tremolada, Fotografo
Fotografare il design 1926-2016

19 Aprile ’16 – h 9.30
Stefania Piotti, Esperta di Culture Orientali
Vuoto e materia nel design giapponese

10 maggio ’16 – h 9.30
Anna Cecilia Russo, Estetologa, giornalista e curatrice, PhD alla Sorbonne
La sedia tra comunicazione ed estetica

17 maggio ’16 – h 9.30
Sara Ferrari, designer
Design Ingredients

24 maggio ’16– h 9.30
Stefano Parisi, designer
Materials Design

PDF programma-3

manifesti seminari-1

 

I mille e uno usi del grafene

[:en]di Naike Cogliati

Come sappiamo, il grafene è un materiale estremamente leggero con eccezionali proprietà meccaniche.
E’ 100 volte più forte dell’acciaio, come conduttore di elettricità funziona meglio del rame, è un eccellente conduttore di calore, quasi trasparente, ma così denso che nemmeno l’elio riesce ad attraversarlo.

Vediamo ora qualche applicazione pratica per capire meglio le sue potenzialità. Continue reading I mille e uno usi del grafene

SuNight, Pocket-Sun, Accordion Light: il progetto di tesi di Naike Cogliati selezionato nella categoria Targa Giovani e pubblicato nel volume ADI Design Index 2015!

ADI ogni anno compie una selezione severa su tutta la produzione italiana: dei 758 prodotti presentati alla selezione di quest’anno solo 150 sono stati prescelti per candidarsi al prossimo Compasso d’Oro ADI, di cui ADI Design Index è la preselezione. A questi prodotti si aggiungono 23 progetti di studenti delle scuole italiane di design che concorrono in un apposito settore – la Targa Giovani – e costituiscono i migliori esempi di come si formano in Italia i futuri designer.
La selezione è curata come ogni anno da un apposito gruppo di lavoro, l’Osservatorio permanente del Design: oltre cento esperti (anche esterni all’ADI) che per tutto l’arco dell’anno, regione per regione, scelgono i migliori prodotti di design di ogni anno da proporre per la pubblicazione e per la mostra.

La tesi di laurea di Naike Cogliati era stata presentata un anno fa proprio qui nella sezione Students Projects di Madec.
La luce, indispensabile elemento vitale dell’uomo, convive in questi dispositivi dalla forte connotazione tecnologica e dalla gentile provocazione stilistico/formale.

Vuoi vedere il progetto di Naike Cogliati?
Clicca ADI Design Index 2015

SuNight, Pocket-Sun, Accordion Light sarà in mostra nello spazio espositivo ADI per EXPO in via Bramante 42 a Milano tutti i giorni dalle 10 alle 19 dal 5 al 9 ottobre 2015 e nella Serra Espositiva dell’Orto Botanico Largo Cristina di Svezia 24 a Roma dalle 9 alle 18.30 dal 16 al 25 ottobre 2015

Social Textiles

Il progetto Social Textiles, sviluppato da studenti di un corso sulle tangible interfaces preso il Tangible Media Group del MIT Media Lab, usa tessuti smart per visualizzare dinamicamente gli interessi che l’indossatore decide di condividere con le persone intorno. Secondo gli sviluppatori, attraverso uno scambio di messaggi sociali indossabili, gli abiti favoriscono un nuovo modo per interagire e rompere il ghiaccio in ambiti di interessi di nicchia, personalità, stato emozionale o punti di vista etici…