La luminescenza è un fenomeno tanto affascinante quanto poco approfondito. Scientificamente è definita “emissione di radiazione elettromagnetica a seguito di sollecitazioni di diverso tipo”e si manifesta come capacità di un materiale di assorbire energia e di restituirla successivamente sotto forma di luce. Le sue forme più conosciute sono la fluorescenza e la fosforescenza. Esistono però altre declinazioni del fenomeno altrettanto interessanti, quali la bio-, termo-, sono-, chemio-, radio-, tribo- ed elettro- luminescenza.
Monthly Archives: June 2014
Plastiche rigenerate e nuovi packaging per il food
di Naike Cogliati
Ogni anno, nel secondo semestre, il Politecnico di Milano organizza una settimana di workshop con la collaborazione di importanti aziende nel panorama europeo.
Nella settimana dal 12 al 16 maggio 2014, presso la Scuola del Design e più precisamente all’interno del corso di laurea in Design del Prodotto Industriale, si è tenuto il workshop progettuale “Material Design. To Pack Mediterranean Food”, coordinato da Marinella Ferrara con la partecipazione dei visiting professor Vincenzo Castellana (ADI) e Mao Hong Ping (Jingdezhen Ceramic Institute, Cina).
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Naike Cogliati
[:en]Designer con Laurea Triennale in Design del Prodotto – orientamento Arredo al Politecnico di Como e Laurea Specialistica in Design del Prodotto per l’Innovazione al Politecnico di Milano.
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Sebastiano Ercoli
Sebastiano Ercoli è laureato in Industrial Design al Politecnico di Milano e in Eco-compatible Design al Politecnico di Torino. Ha lavorato con la Fondazione Snaidero (RSSF) per lo sviluppo di una cucina a partire dalle esigenze delle persone con disabilità visiva.
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AIS Call for Papers 2014
In occasione dell’avvio della ricerca FARB del Politecnico di Milano, che istituisce nel Dipartimento di Design il”Research Centre of Material Design Culture”, in collaborazione con AIS/Design (Associazione Italiana degli storici del Design) è stata lanciata la seguente call for articles:
AIS/Design Storia e Ricerche n. 4
Italian Material Design: imparando dalla storia
a cura di G. Bosoni e M. Ferrara
Diversi contributi teorici (Bosoni e De Giorgi 1983; Branzi 1983, 1984, 1996; Antonelli 1995; Doveil, 2002)[1], analizzando la storia dei prodotti italiani, hanno evidenziato una particolare capacità del design italiano nell’applicare materiali e processi tecnologici.
I modi di operare dei designer e spesso anche degli imprenditori italiani, la loro propensione a “immaginare” e “interpretare” i materiali generando innovazione sia linguistica sia d’uso, avrebbe conferito un particolare carattere al design delle produzioni italiane, tanto da aver definito un senso dei materiali rielaborati dalla ricerca del design italiano, che va oltre l’innovazione tecnologica.
Si è fatta avanti l’idea di una via italiana per l’innovazione tecnologica nell’ambito del design che si fonda sul sottile e storico dialogo tra tecnica ed estetica, sulla particolare attenzione dei progettisti per il valore comunicativo-simbolico dei materiali. Questa modalità progettuale avrebbe condotto alla generazione di manufatti che ancora oggi meravigliano per il loro spiazzante e sofisticato uso di materiali e di tecniche, oltre che all’elaborazione di idee che hanno scardinato le conoscenze consolidate introducendo elementi di discontinuità rispetto al pensiero corrente, anticipando aspirazioni sociali e assecondando il germogliare di nuovi stili di vita.
Questo “modo italiano” di fare innovazione, comunicata attraverso mostre, raffinati manufatti visivi e materiali teorici diffusi dai media, è divenuta luogo di una mitologia che ancora oggi sostiene l’immagine del design italiano, anche se negli ultimi decenni poche sono state le ricerche che hanno approfondito la questione cercando di comprendere le motivazioni di fondo o di sviluppare questa presunta peculiarità italiana.
Call for articles
Il n. 4 della rivista online “Ais/Design. Storia e Ricerche” (uscita prevista in novembre 2014) si propone come occasione di confronto sul tema del rapporto fra materiali e design italiano.
L’obiettivo della call è comporre una raccolta di contributi originali su storie inedite o di riposizionamento di storie già note, che affrontino e documentino il tema esposto (la particolare attenzione del design italiano a materiali, tecnologie e processi produttivi) nelle sue molteplici storie – product, fashion, interior, visual, ecc. –focalizzando anche i modi con cui la comunicazione di design ha contribuito a costruire un mito di questa capacità. Pur concentrata sulla realtà italiana, la call sollecita anche contributi di tipo comparativo che mettano a confronto episodi ed esperienze straniere per meglio comprendere le specificità della vicenda italiana.
Gli autori potranno proporre contributi (saggi, ricerche, microstorie) che rispondano al tema della call prendendo spunto dalle seguenti domande:
- Quali sono state le dinamiche creative e innovative nel rapporto materiali-design-produzione in Italia? Quali i momenti salienti, gli attori e soprattutto le storie poco note o non ancora svelate e i flop tecnici?
- Quali storie di innovazione e produzione di materiali emergono dalla storia politico-economica e da quella della tecnica, delle imprese e dei brevetti e in che modo possono essere lette nel quadro della cultura del design in Italia? Che ruolo hanno avuto le condizioni createsi in alcuni momenti storici? Quali nuove ricostruzioni del Material design italiano emergono dallo studio di mostre, collezioni e di fondi archivistici?
- In che modo il design italiano ha contribuito a costruire, diffondere e mettere in discussione l’identità di materiali e tecnologie? In che modo materiali e processi produttivi sono stati interpretati definendo vita/identità/immagine dei prodotti? Quali tensioni e contraddizioni rivelano le vicende del design italiano rispetto alla cultura dei materiali?
- Quali i caratteri fondativi della cultura italiana del Material Design?
- Questa presunta peculiarità del design italiano corrisponde a realtà, oppure è un mito perché la competenza nell’applicazione dei materiali è intrinseca al know-how del designer in ogni contesto? Quali i rapporti con le teorie e le storie internazionali del design?
- Se è una capacità tipicamente italiana, a cosa è dovuta? Quali sono le ragioni di fondo che ne hanno permesso lo sviluppo? Che ruolo hanno avuto cultura materiale, tradizione dei mestieri, rapporti con le arti, condizioni di contesto e prassi del fare?
- Quale ruolo ha avuto il visual e l’exhibit design nella creazione di un mito italiano del Material Design? Quali mostre e musei (arte, arti applicate, scienza e tecnologia, patrimonio industriale, moda, architettura ecc.) si sono occupati del design italiano dei materiali e quali narrazioni/rappresentazioni ne sono emerse?
- In che modo il design italiano ha contribuito a stimolare nel design internazionale una spiccata attenzione alle caratteristiche dei materiali e alla loro interpretazione?
Saranno particolarmente gradite le proposte che documentano con fonti d’archivio e materiali inediti le vicende storiche poco note e studiate.
Il focus cronologico per i contributi sarà tutto il Novecento; potranno tuttavia essere presi in considerazione anche contributi che estendano lo sguardo oltre questo termine.
Per le recensioni, gli autori potranno proporre recensioni di libri pertinenti con il tema del numero di “Ais/Design. Storia e Ricerche” nonché recensioni di mostre recenti che si siano occupate di storia del design italiano.
Scadenze e contatti
I testi integrali devono pervenire entro e non oltre il 7 luglio 25 luglio 2014 all’indirizzo email: journal@aisdesign.org e in cc a: caporedattore@aisdesign.org
I testi saranno sottoposti a blind review e gli autori saranno informati dell’eventuale accettazione entro il 25 agosto 2014. Gli autori dei testi accettati dovranno fornire la versione definitiva per la pubblicazione entro l’1 ottobre 2014.
Per discutere eventuali proposte e per maggiori informazioni, contattare Marinella Ferrara e Giampiero Bosoni scrivendo a: giampiero.bosoni@polimi.it e marinella.ferrara@polimi.it
Tipologie di contributi e preparazione dei materiali
I contributi proposti devono essere testi originali. Non si terranno in considerazione ricerche già prese in considerazione per altre pubblicazioni in riviste o libri in versione italiana, inglese o in altre lingue o che siano repliche di lavori già pubblicati.
I testi si dividono in cinque tipologie:
- saggi (scritti caratterizzati da un taglio teorico, critico, e metodologico, volti all’approfondimento tematico, alla discussione e ri-lettura di argomenti storici di respiro generale) [20-30.000 battute]
- ricerche (scritti originali su specifici argomenti di carattere storico-analitico, basati sull’indagine condotta su fonti primarie e con risultati inediti sul piano storiografico) [20-30.000 battute]
- microstorie (scritti che si caratterizzano per la peculiarità e la novità del tema trattato, con un taglio analitico che privilegia storie circoscritte, inedite e poco divulgate o che attinge anche a settori ai confini della disciplina) [10-15.000 battute]
- recensioni (di mostre, volumi, eventi di rilievo ecc.) [5-10.000 battute]
- news (breve segnalazione di mostre o eventi, pubblicazione di libri, aperture istituzionali, ecc.) che saranno pubblicate nella parte del sito relativo all’Associazione.
Ciascun testo dovrà essere corredato da un breve abstract di un massimo di 600 battute, in italiano e in inglese (per un totale di 1200 battute), dall’indicazione di massimo 5 parole chiave, in italiano e inglese, relative sia ai temi sia agli autori trattati, e da una breve nota biografica di un massimo di 800 battute, in italiano e inglese (per un totale di 1600 battute).
Per quanto riguarda l’apparato iconografico, gli autori/autrici dovranno fornire immagini libere da diritti o immagini per le quali abbiano già ottenuto diritto di pubblicazione (sulla rivista online), accompagnate da didascalie complete con indicazione di eventuali crediti. Le immagini, in formato jpg dovranno avere risoluzione minima di 580×700 pixel.
Per maggiori dettagli sulle tipologie di contributi (saggi, ricerche, microstorie, recensioni, news), per le norme redazionali, la preparazione dei testi e delle immagini, si vedano le istruzioni (in Italiano) alla pagina: https://docs.google.com/document
Si veda anche: www.aisdesign.org/aisd/rivista#call
AIS/Design Storia e Ricerche n. 4
Italian Material Design: learning from History
edited by G. Bosoni e M. Ferrara
Several theoretical contributions (Bosoni & De Giorgi 1983; Branzi 1983, 1984, 1996; Antonelli 1995; Doveil, 2002)[2], analyzing the history of Italian products, pointed out a particular capacity of Italian design to apply materials and technological processes.
Italian designers’ and entrepreneurs’ way of work that “imaged” and “interpreted” materials, conferred a specific character to the Italian industrial design, generating innovation both of languages and uses, to the point that a new sense of materials was defined, re-elaborated by the Italian design research, one that goes beyond the strictly technological innovation.
There was the coming out of the idea of an Italian way to technology innovation in the field of design that bases itself upon a thin historical dialogue between technique and aesthetic and on the particular attention that designers dedicated to the symbolic-communicative values of materials.
This specific design method, led to a generation of manufactures that still today wonder for their surprising and sophisticated use of materials and techniques, as well as for the elaboration of ideas that broke up a consolidate knowledge introducing elements of discontinuity – compared to the common thought – anticipating social aspirations and supporting the growth of new life styles.
This “Italian way” of doing innovation, communicated through exhibitions, polish visual artefacts and theoretical materials diffused by media, is the place of a mythology that still supports the image of the Italian design, even if in the last decades only few researches have gone deeper into the subject trying to understand the motivations at the base or to develop this supposed Italian peculiarity.
Call for articles
The 4th number of the “Ais/Design. Storia e Ricerche” Journal (expected journal publication November 2014), is proposed as an occasion of confrontation on the theme of the relationship between materials and Italian design. The aim of this call is to collect a series of original contributions with unpublished writings or re-positioning well known stories, that provide documentary evidence of the proposed topic (the particular attention of the Italian Design to materials, technologies and productive processes), with its various stories – product, fashion, interiors, visual, etc. – also focusing on how communication design contributed to build this myth. Even if based on the Italian history, the call also demands a other contributions that could compare foreign episodes and experiences with these Italian realities to better understand the specificities of the Italian case.
Authors could propose contributes (essays, researches, micro-stories) that deal with the call taking inspirations from the following questions:
- What could have been the creative and innovative dynamics in the relation materials-design-production in Italy? What the prominent moments, actors and above all histories not yet unveiled and technical flops?
- What kind of material innovation and production histories emerge from the political and economical history? What from the technological one, the history of industries and patents? How could these histories be read in the Italian design culture context? What kind of role had the conditions developed during some specific historical moments? What new reconstruction of the Italian material design emerges from the study of industries, exhibitions, collections and archives?
- How has Italian design contributed to build, diffuse and call into question the identity of materials and technologies? In which way have materials and productive processes been interpreted when defining a new life/identity/image of products? What kind of tensions and contradictions do stories of Italian design related to the material culture reveal?
- Which are the founding characteristics of the Italian culture of Material Design?
- Does This supposed peculiarity of the Italian design match with reality, or is it only a myth because the competence to apply materials is intrinsically connected to the designer’s know-how in every context? What are the relationships with international design theories and histories?
- If it is a specific Italian capacity, why is that so? What are the fundamental reasons that allowed this development? What kind of role have material culture, traditional crafts, relationships with arts, context conditions and practical know-hows had?
- What role have visual and exhibit design had in the creation of the myth of Italian Material Design? What kind of exhibitions and museums (art, applied art, science and technology, industrial heritage, fashion, architecture etc.) involved Italian materials design and which kind of narration emerged from them?
- In what way did Italian design contribute to stimulate the international design landscape toward a strong attention to the characteristics of materials and its interpretation?
Proposals that provide less known and studied histories, possibly documented by archive sources and inedited materials, will be particularly well accepted.
The chronological focus for contributions will be the XX century; anyway also contributions that extend their view beyond this period can be taken into account
For the book reviews section, authors could propose reviews of books with pertinent topics related to this number of “Ais/Design. Storia e Ricerche”, as well as reviews of exhibitions related to the history of Italian design.
Submission deadline and contact
Full texts must be received by July 7 July 25, 2014.
Submit to: journal@aisdesign.org and caporedattore@aisdesign.org
All texts will be blind reviewed by peer experts.
Authors will be informed of the results by August 25, 2014.
Authors of accepted papers will submit the final version of their text by October 1, 2014.
To discuss proposals and for more information, please contact Marinella Ferrara and Giampiero Bosoni writing to: marinella.ferrara@polimi.it and giampiero.bosoni@polimi.it.
Types of contributions
The proposed contribution must be original texts – not already appeared in other publications, journals or books in any language.
Texts will be divided into the following categories:
- essays (texts with a theoretical, critical, and methodological stance that offer an in deep discussion or a re-reading of broad historical arguments and questions) [20,000-30,000 characters / 3,000-4,500 words]
- research (writings based on studies conducted on primary sources and offering original historical insight into specific topics or stories) [20,000-30,000 characters / 3000-4500 words]
- micro-histories (writings that analyze peculiar and specific stories, that have been neglected so far or that also draw on the border areas of the discipline) [10,000-15,000 characters / 1500-2250 words]
- reviews (of exhibitions, books, major events etc.) [5000-10,000 characters / 800-1200 words]
- news (events or exhibitions, publication of books, openings, etc.) to be published on the AisDesign website.
Each text will be accompanied by an abstract of up to 100 words (600 characters) both in Italian and English version (for a total of 200 words / 1200 characters), a list of max. 5 keywords in Italian and English, and by a short bio of the authors of max. 120 words (800 characters) both in Italian and English version (for a total of 240 words / 1600 characters).
About images/pictures, authors will provide copyright-free images or images for which they obtained rights/permission of publication (for “Ais/Design. Storia e Ricerche” online journal), accompanied by full captions (including credits). Images must be sent in JPG format with a minimum resolution of 580×700 pixel.
Detailed information about types of contributions (essays, research, micro-histories, reviews, news), texts and images editing and editorial guidelines, are available at the following links: https://docs.google.com/document. See also: www.aisdesign.org/aisd/rivista#call
[1] Bosoni G., M. De Giorgi, 1983 (a cura di), Il disegno dei materiali industriali/ The materials of design, 14, C.I.P.I.A. /Electa, Milano; A. Branzi, A., 1983, Merce e Metropoli, Epos, Palermo; Branzi, A.,1984, La casa calda, Idea Books, Milan; Branzi, A., 1996, Il design italiano 1964-1990, Electa, Milano; Antonelli, P., 1995, Mutant Materials in Contemporary Design, MoMA, New York; Doveil, F., 2002,iMade: l’innovazione materiale nell’industria italiana dell’arredamento, Federlegno Arredo, Milano.
[2] Bosoni G., M. De Giorgi, 1983 (eds.), Il disegno dei materiali industriali/ The materials of design, 14, C.I.P.I.A. /Electa, Milan; A. Branzi, A., 1983, Merce e Metropoli, Epos, Palermo; Branzi, A.,1984, La casa calda, Idea Books, Milan; Branzi, A., 1996, Il design italiano 1964-1990, Electa, Milan; Antonelli, P., 1995, Mutant Materials in Contemporary Design, MoMA, New York; Doveil, F., 2002,iMade: l’innovazione materiale nell’industria italiana dell’arredamento, Federlegno Arredo, Milano..
Il cemento, nuovo strumento creativo del designer
di Naike Cogliati
Se il cemento diventasse plasmabile come la plastica, quali forme assumerebbe?
#Concrete In Design è l’ultima sfida promossa da Alessi, azienda di punta tra le “Fabbriche del Design Italiano” a livello internazionale, e Italcementi che ha sperimentato una nuova malta cementizia di grande potenzialità per il settore del design, l’i.design EFFIX. Continue reading Il cemento, nuovo strumento creativo del designer