La luminescenza come stimolo di progetto

Tesi di laurea di Naike Cogliati

La luminescenza è un fenomeno tanto affascinante quanto poco approfondito. Scientificamente è definita “emissione di radiazione elettromagnetica a seguito di sollecitazioni di diverso tipo”e si manifesta come capacità di un materiale di assorbire energia e di restituirla successivamente sotto forma di luce. Le sue forme più conosciute sono la fluorescenza e la fosforescenza. Esistono però altre declinazioni del fenomeno altrettanto interessanti, quali la bio-, termo-, sono-, chemio-, radio-, tribo- ed elettro- luminescenza.

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Naike Cogliati, per la sua tesi di laurea in Design del Prodotto per l’Innovazione al Politecnico di Milano, conseguita nell’aprile 2014, ha scelto come stimolo di progetto l’elettroluminescenza. Tra i materiali elettroluminescenti più noti vi sono gli Oled, attuale campo di sperimentazione di aziende leader dell’illuminotecnica. Gli Oled, grazie al loro ridotto consumo energetico, possono essere alimentati da piccoli pannelli fotovoltaici così da essere indipendenti dalla rete elettrica.

In poche parole: un materiale innovativo come l’Oled autoalimentato da un pannellino fotovoltaico, unito alla tecnologia del futuro (rapid prototyping), al fine di raggiungere l’importante scopo etico del risparmio energetico.

Nasce così una collezione di lampade portatili, versatili e sostenibili, che utilizzano gli Oled su piccole strutture di sostegno realizzate in stampa 3D con materiali plastici.

SuNight è una lampada adattabile a parete, in sospensione e da tavolo;

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Accordion Light è una luce d’arredo ma anche una lampada da tasca della stessa dimensione di un ipad mini;

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Pocket Sun è una luce indossabile assimilabile a una spilla.

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Il progetto è stato contestualizzato in un ambito specifico, quello dell’aiuto umanitario, concretizzato in soluzioni di luce di sopravvivenza, di primo soccorso, che potrebbero essere fornite da Onlus.
Lei, come designer, potrebbe decidere di fare un
piccolo auto-finanziamento per produrre SuNight, venderli ai paesi occidentali, investire i guadagni per produrre SuNight da donare a ONG che li distribuiscono alle comunità Off-Grid, migliorando così le condizioni di vita.

Nel percorso progettuale, grazie al contributo di varie competenze, la scoperta e lo studio dei materiali luminescenti, delle loro potenzialità e delle tecnologie di produzione ha contribuito a suggerire la forma degli oggetti progettati. Questo approccio che vede i materiali come ispirazione, ha portato alla smaterializzazione della luce che tende ad assumere forme inedite e ad allontanarsi dalle classiche tipologie di lampada.

Forse il segreto per sviluppare una nuova creatività progettuale sta proprio nel lasciarsi guidare dai materiali?