Boyan Slat 1 – 0 Plastica

di Naike Cogliati

Non sempre le idee geniali provengono da esperti del settore.

E’ il caso di Boyan Slat, giovane olandese diciannovenne iscritto a ingegneria aerospaziale, e il suo progetto The Ocean Cleanup.

Sliderimage_station3

Il suo obiettivo è quello di ripulire i mari dai rifiuti di plastica con un metodo non convenzionale.
“Perché dovremmo essere noi a muoverci tra i mari, se sono loro a muoversi verso di noi?”
Il progetto infatti prevede delle barriere fluttuanti che catturano staticamente i rifiuti che vi scorrono attraverso con l’acqua.

Sliderimage_boom

Sliderimage_underwater

The Ocean Cleanup non è solo un’idea ma un progetto attuabile.
Prevede l’installazione di reti fluttuanti alte tre metri tramite apposite palafitte, che si estenderanno per diversi chilometri quadrati fino a delimitare tutto quanto l’oceano.

Ocean-Cleanup-Array-by-19-year-old-Boyan-Slat-2

Facendo così gli organismi viventi potranno nuotare appena sotto le barriere mentre la plastica verrà intercettata in superficie.

Ebbene sì, i lavori inizieranno quando Slat sarà riuscito a raccogliere due milioni di dollari in 100 giorni tramite una campagna di crowdfunding ( www.theoceancleanup.com ) , che prende il nome dello stesso progetto “The Ocean Cleanup”, anch’essa di sua iniziativa, che pare abbia già avuto grande successo.
Non manca molto per raggiungere l’obiettivo.

Diciannove anni, una piccola età contro
un grosso problema ambientale.

È forse l’inizio di una nuova epoca del riciclo globale?